Kebab e Islam, qualcosa non torna ...

Kebab e Islam, qualcosa non torna …

Indagine di Striscia la notizia.

Se pensiamo che la malafede e l’ipocrisia siano prerogative solo presenti nella cultura dell’Occidente Cristiano ci sbagliamo. Anche l’Islam, o almeno alcuni credenti di questa religione ne sono affetti.

Un’indagine di Striscia la notizia andata in onda sera sera ha evidenziato alcune profonde incompatibilità tra il piatto tipico di tanti musulmani, e il loro credo religioso.

Nel corso della rubrica “È tutto un magna magna”, Max Laudadio ha illustrato gli esiti di una ricerca che la troupe della trasmissione ha effettuato in 6 kebaberie milanesi. L’inviato ha acquistato un kebab in ogni location visitata. Ciascun panino è stato poi incartato in stagnola e, come da indicazioni di un laboratorio di analisi, conservato in un refrigeratore portatile fino al momento della consegna agli analisti.

Cosa dicono le analisi

Gli esiti sono stati a dir poco sorprendenti. Nonostante ogni somministratore avesse assicurato che i contenuti fossero interamente di pollo, tacchino e in alcuni casi in vitello, in tutti i campioni è stato riscontrato anche DNA di maiale, alimento vietato ai musulmani.

Ma c’è di più. In tutte le analisi è risultata anche la presenza di listeria, un batterio molto pericoloso. Il listeria monocytogenes è molto presente nell’ambiente e viene anche tollerato in campo alimentare. Ma la quantità presente nei kebab sottoposti ad analisi è arrivata anche ad essere 1.000 volte superiore a quanto normalmente accettato per legge in uso alimentare. Una quantità di questo tipo può essere causa di problemi intestinali, meningite e addirittura di aborto nelle donne in stato interessante.

La spiegazione è dovuta a noncuranza igienica e scarsa attenzione alle regole alimentari. E ne è conferma anche il rilevamento di batteri fecali. Fatto grave almeno quanto la presenza di listeria, e che fa assumere un aspetto vomitevole alla vicenda.

Insomma, ne deriva un’immagine del mondo islamico molto vicina a quello dell’Occidente, in cui le contraddizioni sono all’ordine del giorno.

È ovvio che, come nel caso di Cattolici, Ebrei, Protestanti, e credenti di altre religioni, il fatto non debba essere generalizzato. Non è in questo caso sotto accusa l’Islam, ma alcuni dei suoi praticanti. Della serie: “Tutto il mondo è paese!”.

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